08 giugno 2009

Saronico: le isole dove si incontrano i pavoni

Li avevamo già incontrati sulla piccola isoletta di Monì di fronte ad Egina. Quando li hai incontrati una volta, i pavoni, ed hai sentito il loro richiamo, non lo dimentichi più. Così quando lo abbiamo risentito, li abbiamo cercati con l’occhio ed il binocolo e li abbiamo ritrovati. Con le lunghe code colorate i maschi, con l’aspetto sgraziato e poco accattivante le femmine. A Spetses nella baia Zoyioryia la serata è tranquilla ed il mare calmo.

Da Egina eravamo partiti facendo sosta in baia prima del paese di Poros, poi due giorni passati nella confusione di Idra, dove non ci sono motori, non auto, ne motorini, dove si va solo a piedi o a dorso di mulo. Ma dove il porto è traficatissimo e l’attenzione per l’ormeggio è sempre la prima preoccupazione.
Paese bellisimo e ben conservato, con vecchie magioni trasformate in musei ed un bellissimo monastero con basilica al centro dell’abitato, dietro il porto.

Dopo Idra, Spetses e poi ritorno con una sosta nella piacevolissima baia nord dell’isoletta di Dochos, nell’ansa dove abita la famigliola di un taxiboat di Idra e la sera rientra e la moglie cucina mentre il marito fa manutenzione del mezzo di lavoro ed i bimbi giocano sul piccolo lolo.

Poi a Poros, cittadina niente di che, ma dove da Karavolis si mangia molto bene: lumache e maialino alle erbe, serviti dalla padrona che accompagna i piatti con le indicazioni necessarie per gustarli al meglio.


Da Poros una traversata al lasco verso la punta sud dell’Attica, passando sotto al tempio di capo Sounion. Fair Wind resta alcuni giorni fermo all’Olympic marina di Lavrion.

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