15 luglio 2010

Da maggio a luglio

A Samos, al marina di Pithagorio, Fair Wind attendeva il nostro arrivo dopo la sosta invernale. Dopo un lavoro di riarmo e ordinaria manutenzione che si è protratto per una decina di giorni, la partenza verso nord. Alla scoperta delle isole poco frequentate del nord Egeo.


Una sosta tecnica per la notte sulla costa turca nella pacifica baia di Sarpdere e poi l’arrivo a Chios dove avremmo aspettato il primo equipaggio.
Da Chios Fair Wind attraversa l’Egeo in senso contrario a quello, più a sud, dell’anno scorso: facendo sosta a Psarà, verso Skyros e le Sporadi occidentali.

Una decina di giorni tra passeggiate a terra e soste in rade tranquille, poi verso il dito di mezzo della penisola Calcidica.
Ancora verso nord, verso Thassos, l’isola più settentrionale dell’Egeo, a poche miglia dalla costa della Macedonia e della Tracia.

E da Thassos, verso l’appuntamento con l’altro equipaggio: a Limnos, nel porto di Mirina, all’ombra del castro aspettiamo Anna e Renzo con cui faremo il tratto di mare più appassionante: dieci ore di navigazione, di cui oltre sette a vela, con incontro di delfini e incrocio del traffico navale verso i Dardanelli che si aprono proprio davanti a Limnos.

L’arrivo a Lesbo, prima nell’affascinante villaggio di Mithimna (o Molyvos), poi nel capoluogo Mitilene, significa una sosta di qualche settimana per Fair Wind, dopo quasi settecento miglia di navigazione ed oltre mille chilometri percorsi a terra nella visita delle isole toccate.

A fine mese arriva l’equipaggio dei giovani condotti da Piero per alcune settimane di vacanza tra Lesbo, Chios e la costa turca di fronte.

Ancora da Mitilene poi a fine agosto inizierà l’ultimo tratto di navigazione di questa stagione, quello che ci porterà a Istanbul.

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