Giugno, finalmente il mese con le giornate più lunghe ed il clima più piacevole. Un equipaggio ridotto al minimo: Mariolina e Franco in navigazione per quasi un mese tra isole conosciute e alla scoperta di nuove.
Quattrocentodieci miglia percorse, quasi novanta ore di navigazione, oltre un terzo del tempo a vele spiegate. E poi escursioni a terra per scoprire dall'interno Zacinto e Cefalonia. Questo il bilancio del mese che si è concluso alla prima settimana di luglio.
Abbiamo incontrato Giorgio e Chiarina, in navigazione verso Atene con gli amici Giuse e Laura ed abbiamo conosciuto una simpaticissima coppia inglese, John e Lee, che passano sei mesi all'anno sulla loro Relaxis insieme alla cagnetta Gertie.
Il tempo è passato veloce, da quando abbiamo lasciato Gouvia, dopo due giorni di lavori su Fair Wind, per fare rotta verso Paxos e passare la notte nell'incantevole e tranquillo porticciolo di Mongonisi. Poi la traversata, tutta a vela, verso la punta nord di Cefalonia per atterrare nel sempre piacevole porto di Kioni, spesso però battuto, all'ora dell'ormeggio da forti raffiche al traverso che sfidano le capacità degli equipaggi.
A Vathy Giorgio ed il suo equipaggio erano stati messi alla prova da un guasto la cui causa è stato difficile individuare; insieme su Fair Wind abbiamo riposato nella piacevole baia di Skinos e poi la sera cenato insieme, prima di rientrare noi in barca e loro di riprendere la loro navigazione. Poi via verso Poros, su Cefalonia, trampolino per la traversata verso Zacinto.
La costa occidentale di Zacinto è particolarmente affascinante per le scogliere, i colori, le spiagge bianche ed il turchese intenso dell'acqua, ma offre solo poche opportunità di stare all'ancora e spesso in condizioni scomode. Però è certo da vedere e godere per i panorami e gli scorci unici. A sud il tranquillo golfo di Kerì offre riparo e ristoro per la notte, prima del tratto attraverso la baia parco nazionale e l'arrivo a Zacinto.
Dopo due giorni di sosta a terra per esplorare l'isola, il mare richiama e si riparte verso la costa del Peloponneso. Arriviamo a Kilimni, dove ci accoglie il nuovo porto, non ancora segnalato sulle carte e sui portolani, ma piacevole e soprattutto discreto nel via vai dei traghetti verso le isole che non disturbano come a Poros. La sosta a Kilimni è anche l'occasione per gustare l'eccellente cucina del ristorante “Limenaki sto Samba” dove il pesce è sempre freschissimo.
La giornata successiva è segnata dalla mancanza di vento ed è quindi il motore che ci conduce nella circumnavigazione dell'isola di Oxia, vicino alle acque dove si svolse lo scontro di civiltà noto come battaglia di Lepanto, anche se Lepanto, che oggi si chiama Nafpaktos è molte miglia lontano dal luogo dello scontro. La zona è infida per i bassi fondali e la mutevole conformazione data dalla foce del fiume Achelòos. Bonaccia e caldo ci accompagnano nella rotta verso la baia Skinos su Itaca, dove finalmente ci tuffiamo e prepariamo la cena.
Ora vogliamo esplorare la costa occidentale di Cefalonia ed al mattino doppiamo il capo nord di Itaca e poi quello di Cefalonia. Ma oltre al capo il vento rinforza ed il mare si agita. Rientriamo, dopo una mancata cattura di un tonnetto, nel golfo di Polis, ancora su Itaca, ma sulla costa occidentale. Questo è il posto che la tradizione indica come quello dove i Feaci hanno lasciato Ulisse addormentato sulla spiaggia e dove Atena, in vesti di giovanetto gli ha dato i primi consigli per riprendersi casa moglie e beni e vendicarsi dei Proci.
Lasciamo Polis il giorno successivo per ripercorrere il tratto di mare e la costa occidentale di Cefalonia. Questa volta arriviamo ad Atheras, incantevole angolo di mare, protetto da un isolotto, con un porticciolo in cui si affaccia una chiesetta dipinta di blu. Un posto che affascina, ma che non si lascia facilmente conquistare. Dopo un bellissimo bagno ed uno spuntino a base della solita piacevole panzanella, le difficoltà di presa dell'ancora ci convincono a spostarci per la notte.
Ad Assos l'ormeggio non è poi molto più semplice e forse nemmeno più sicuro, ma il posto è sicuramente interessante e piacevole. Un piccolo villaggio di casette colorate che orla tutto il piccolo golfo, nel quale il bagno riposante è anche una bellissima occasione per gustare la vista del paesino.
La precarietà dell'ormeggio ci forza ad una partenza con il levar del sole. Come contropartita, la costa dell'isola ci offre luci e panorami che il nostro solito orario non ci consente normalmente di gustare. Sosta di riposo e bagno a sud di Fiscardo, in attesa che il vento pomeridiano arrivi sul canale tra Itaca e Cafalonia e ci spinga con alcuni bordi verso Agia Eufimia.
Il posto è già conosciuto ed anche le difficili condizioni all'ormeggio, dovute a forti raffiche catabatiche che nel pomeriggio spazzano la banchina del porto. Qui Fair Wind fa conoscenza di Relaxis, la barca dei simpatici John e Lee che passano sei mesi in mare con la cagnetta Gertie. Ceniamo insieme e scopriamo di avere molti punti in comune nelle scelte fatte e nell'approccio al mare e alla vita. Siamo insieme anche a Yorgos, che distribuisce carburante sul molo ed intrattiene simpaticamente gli equipaggi di passaggio. La cucina è quella, sempre ottima, di Steki, dove Pericles ci riconosce e ci serve aiutandoci anche nei nostri sforzi col greco.
Dopo due giorni dedicati ad escursioni sull'isola e dopo i saluti a Yorgos, John e Lee, si riparte verso nord per iniziare il viaggio di ritorno a Corfu; il programma prevede di sostare per la notte sulla costa di Lefkas, per esplorare nuovi approdi.
Il vento però, inizialmente favorevole e poi completamente mancante, ci convince ad un cambio di programma e, puntando su Atokos, programmiamo una serata a nord di Meganissi, dove già abbiamo sostato in maggio.
Atokos è inavvicinabile, con tutta la baia occupata da imbarcazioni in sosta all'ora del pranzo, per cui siamo costretti a proseguire e fare uno spuntino in navigazione.
Dopo lo spuntino siamo ripagati dal vento, che in questa zona comincia a soffiare gagliardo e ci permette una piacevole andatura al lasco.
Con tutte le vele a riva, avvicinandoci alla costa orientale di Meganissi il vento non solo si mantiene costante, ma anche rinforza. Completiamo la giornata in un bella navigazione e Mariola si produce in una sfida vincente con una goletta completamente invelata che non riesce ad avvicinare Fair Wind.
La baia che abbiamo già utilizzato in maggio con Xavier e Marie Christine, è libera e l'ormeggio ci è ormai noto con due cime a terra che ci lascia una piacevolissima serata ed una tranquilla e riposante notte.
E siamo arrivati al primo giorno di luglio; fa molto caldo e c'è poco vento. Rinunciamo al programma di Preveza, pensiamo di soffrire troppo la temperatura e decidiamo per Lefkas; è più vicino e quindi possiamo tranquillamente arrivare dopo una mattina passata a fare bagni in rada.
A Lefkas c'è l'occasione per qualche riparazione alle pompe di sentina e per una manutenzione straordinaria della sentina stessa.
Ormai il tempo che ci resta è poco e dobbiamo affrettare il rientro a Corfu per poter sistemare la barca e prendere, domenica, il volo prenotato.
Il vento ci spinge verso Pargas, dove arriviamo alla fine della giornata ed ormeggiamo con solita manovra acrobatico/sportivo di Mariolina per mettere le cime a terra in un angolo occupato da alcune decine di barche, parte delle solite flottiglie, sul percorso del rientro dalla settimana di affitto.
Prima di ripartire venerdì mattina, scendiamo con il gommone a visitare la cittadina. Pittoresca e simpatica, ma poco adatta a degli ormeggi nel golfo principale, dove stanno non più di tre barche alla fonda.
Partiamo a fine mattinata, con previsto spuntino in navigazione e rotta verso Gouvia. Dopo pranzo, all'altezza del canale tra Paxos e Corfu, si alza un discreto vento che ci consente, con andatura di bolina larga, di arrivare sino alle soglie del capoluogo dell'isola.
Ormai sentiamo aria di casa e, mentre il pilota automatico ci guida all'ingresso del canale di accesso al golfo di Gouvia, iniziamo un primo bilancio di questi venticinque giorni di navigazione e gestione di Fair Wind in due. E' bello, sfidante ed a volte faticoso, ma ci ha dato moltissime soddisfazioni nuove.
L'ideale per il futuro è un giusta alternanza tra periodi di navigazione in due e periodi in compagnia di amici con cui condividere queste esperienze e scoperte.La sera a Gouvia nel giardino di George ci ristoriamo con i suoi spiedi di carne sempre pronti ed invitanti. Dopo una giornata di lavori in barca non può mancare una puntata in motorino a Corfu e una cena conclusiva da Roula con fritti di verdure, calamari ed acciughe.
Ora il prossimo appuntamento è per fine luglio: alcuni giorni con Camilla, prima di lasciarle la barca per le vacanze con i suoi amici.
Ma già si sta organizzando programmi ed equipaggi per la crociera conclusiva di settembre e inizio ottobre.
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