18 giugno 2010

Dalla Calcidica all’estremo nord dell’Egeo greco

La rinuncia del secondo equipaggio, quello con cui avevamo programmato il percorso da Skiathos fino a Limnos, ci offre la possibilità di allargare la navigazione sino alla penisola Calcidica e poi raggiungere a nord l’isola di Thassos.

La traversata dalla baia di Panormits fino a Porto Koufo, sulla penisola centrale (Sinthonia), con calma totale di vento ci porta all’incontro con delfini, ma anche qualche tonno (purtroppo lontano dalla barca) ed una tartaruga.

Da Porto Koufo ci portiamo a Sikia, un tranquillo e piacevole ridosso, con piccolo villaggio di pescatori e fondo buon tenitore per una notte tranquilla prima della partenza per il lungo tratto fino a Thassos.



L’alba ci offre il sorgere del sole dietro all’alta cima conica del monte Athos, verso il quale dirigiamo; sotto all’imponente montagna, di fronte ai numerosi monasteri dei monaci, un vivace vento di ricaduta ci fa sperare in un prosieguo di traversata a vela. E’ però solo un’ora per fare due bordi, prima che, raggiunto il mare aperto il vento cessi di spingere Fair Wind.

La navigazione è seguita da vicino da un numeroso gruppo di delfini che per un lungo tratto accompagnano la barca, giocando con la prua e saltando fuori dall’acqua come a indicare la rotta de seguire.
Nel tardo pomeriggio atterriamo a Limonaria, sulla costa sud dell’isola, uno dei pochi ripari che l’isola di Thassos offre oltre al porto principale lontano sulla costa nord affacciato alla Macedonia e alla Tracia.

L’ormeggio nel porto non è agevole per poco posto e scarsi fondali, ma l’accoglienza è calorosa e partecipata dai pescatori e dalle barche ormeggiate che ci indicano il posto più adatto e ci aiutano nell’ormeggio.

Il giorno successivo, il percorso fino al porto di Thassos è agevolato dal vento, fino a qualche miglia dall’arrivo, quando il vento soffia ancora, ma la corrente contraria rende inutili i bordi che stiamo facendo; l’avvicinamento finale è a motore.

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