15 giugno 2010

Skyros e le Sporadi occidentali

Skiros è rimasta come la ricordavamo, selvaggia e boscosa nella parte nord, elegante e pittoresca nella sua Chora, ancora una delle più belle dell’Egeo.


Dopo una giornata in motorino in giro per l’isola (quello di Giuseppe e Vali li lascia a piedi a metà del percorso), la navigazione procede verso l’arcipelago delle Sporadi ocidentali.
Atterriamo a Patitiri, attuale capoluogo dell’isola di Alonisoss, dopo che il terremoto negli anni ’50 ha distrutto il vecchio villaggio arroccato all’interno.
Il porto è tranquillo, ma c’è sempre una fastidiosissima risacca che mette a dura prova cime d’ormeggio e bitte, almeno fino a che non si impara dai locali a lasciare lasco l’ormeggio; un vero uovo di colombo: lascado di un metro e anche più le cime in banchina la barca si rilassa completamente e a bordo si ritrova la pace.

Dopo Alonisoss e una tappa tranquilla nella solitaria baia di Peristeria a sud dell’isola omonima, si raggiunge Skiathos, dove Giuseppe e Vali sbarcano per rientrare a Roma.


Non perdiamo l’occasione per passare alcuni giorni a visitare, a piedi e utilizzando un ottimo servizio di autobus, l’isola all’interno. A ovest, a fianco delle spiagge di sabbia, si attraversano fitte foreste che arrivano fino al mare e offrono ombra e fresco. Poi dal monastero di Evangelistria, dove il vino e l’olio sono ottimi e convenienti,  si scende tra uliveti e frutteti, ritornando al capoluogo.

Dopo Skiathos inizia l’esplorazione delle altre Sporadi; avremmo dovuto farla in compagnia, ma gli amici che dovevano raggiungerci hanno dovuto rinunciare all’ultimo momento.


Skopelos si richiama oggi, nella comunicazione ai turisti, al periodo in cui ha vissuto sull’isola il cast del film Mamma mia. Le spiagge e le baie, anche quelle non toccate dal film, o forse proprio quelle non toccate, sono molto belle ed una sosta all’ancora permette bagni piacevoli e notti riposanti.


Il porto del capoluogo, sul lato sbagliato dell’isola, perchè a nord est, da dove vengono i venti prevalenti, è però ampio e piacevole; in questo periodo poi di vento ne abbiamo trovato poco.
Il capoluogo è molto bello e pittoresco con le sue vecchie case, in gran parte rinnovate quasi sempre con gusto e le sue stradine tortuose. Tantissime sono le chiese e chiesette, nel capoluogo e in tutta l’isola. A nord ovest, arroccato il paesino di Glossa, per una divagazione in autobus ed una sosta gastronomica con vista.

La navigazione riprende verso le altre isole. Un sosta prolungata nella piacevole baia di Peristera e poi sulla costa est di Alonisoss, vicino a Steni Vala, da dove, in autobus si può raggiungere il vecchio paese (Palio Chorio) abbandonato per il terremoto ed oggi in gran parte risorto con case recuperate da greci e stranieri che preferiscono la tranquillità un po isolata alle spiagge sulla costa.


L’esplorazione dell’arcipelago finisce con una tranquilla notte nella riparatissima baia di Panormitis sull’isola di Kiria Panagia, luogo di sosta anche per pescatori che alla sera affiancano le loro barche per chiacchierare come in una grande piazza di paese.

Nessun commento: