13 settembre 2010

Marmara, sulle rotte dei delfini e degli uccelli migratori

Avevamo letto che nel mar di Marmara, una volta c’erano molti delfini ed ora non più. Però a noi è capitato di incontrarli ogni giorno: a coppie, a gruppi numerosi, a fianco o a giocare per minuti e minuti con la prua di Fair Wind. Ci sono ancora e sono tanti.
Purtroppo ne abbiamo visti anche due morti, galleggiare gonfi sull’acqua, colpiti dal traffico delle navi che rappresenta una costante del panorama di questo mare.


Anche un sommergile abbiamo incrociato, al largo di Yassiada, l’isoletta che è stata confino e concentramento negli anni sessanta sotto un regime militare oppressivo.
Oggi sulla piccola isola restano gli edifici fatiscenti ed abbandonati che testimoniano questo passato.
E poco distante, a Sivriada, abbiamo incontrato il primo stormo di cicogne di passaggio nel loro lungo volo di migrazione. Altri ne avremmo incontrati poi nei giorni successivi.


Abbiamo toccato le isole dei Principi, dove il diporto ed il turismo di Istanbul si sviluppano per tutto l’anno, poi sulla costa sud del mare siamo approdati a Esenkoy da cui abbiamo iniziato la traversata verso l’isola di Marmara. Quasi sessanta miglia in otto ore, spinti da vento e correnti ad oltre sette nodi per atterrare nel piacevole porticciolo di Asmolikoy.
Sempre abbiamo incontrato gentilezza, cortesia e simpatia tra i locali e aiuto per quanto avessimo bisogno.

L’ultima notte nel mar di Marmara l’abbiamo passata nella tranquilla baia di Pasalimani. Ancora, come ogni giorno delfini e sempre a salutarci all’arrivo a alla partenza.


Poi settanta miglia in discesa verso i Dardanelli e sosta a Cannakale, sotto al cavallo di Troia riprodotto in tutte le forme e materiali nei chioschi sulla strada.
Al mattino partenza presto per un altro lungo tratto di quasi sessanta miglia; uscire dai Dardanelli, rientrare nell’Egeo e ritornare a Mithimna su Lesbo, da dove eravamo partiti quasi tre settimane prima.

Il termine della crociera per i nostri compagni di viaggio è ad Ayvalik, sulla costa turca di fronte a Mitilene. Circondata da un arcipelago di isolette, Ayvalik è una tranquilla e piacevole cittadina meta di turismo: collegata giornalmente con l’isola greca di Lesbo è punto di partenza per una visita al sito archeologico di Pergamo.

Andrea, Alberto e Barbara ci salutano: arrivederci alla prossima stagione. Noi proseguiamo ancora due settimane prima di rientrare.

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